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Bazooka 60/88

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Bazooka 60 e 88


Lanciarazzi portatile, così chiamato per la somiglianza con un buffo strumento musicale usato dall'attore americano Bob Burns, che coniò il termine.
Il bazooka, inventato dagli Statunitensi all'inizio della II guerra mondiale, fu impiegato per la prima volta durante le operazioni di sbarco in Africa settentrionale (1942) come arma controcarro.
Il primo modello, denominato M 9 e successivamente M 9 A1, era costituito da un tubo d'acciaio calibro 60 mm, lungo 1,55 m e aperto alle due estremità; inferiormente era munito di un appoggio per la spalla e di due impugnature a pistola, una delle quali conteneva il congegno di scatto.
Il puntamento è realizzato con un semplice alzo a traguardo.
Nel 1945, l'M 9 fu sostituito dall'M 18, costruito in lega di alluminio anziché d'acciaio e munito di un congegno ottico di mira consistente in un cannocchiale con sistema ottico a riflessione e reticolo.
A partire dal 1946, l'M 18 è stato progressivamente sostituito dal modello M 20, calibro 88 mm. Il bazooka impiega proiettili razzo perforanti, a carica cava (HEAT), proiettili a gas tossici (CK) e proiettili nebbiogeni (HC e WP).
Il razzo HEAT perfora, per impatto frontale a 100 m, una corazza d'acciaio di 125 mm o un muro di cemento di 30 cm. I principali vantaggi del bazooka sono la leggerezza, la maneggevolezza, l'assenza di rinculo e la potenza, analoga a quella di un cannone controcarro.
I difetti più gravi sono la scarsa precisione di tiro contro bersagli mobili, la ridotta distanza di tiro utile e la vampa posteriore, che evidenzia la posizione del tiratore e impone una zona sgombra di almeno 25 m. Pertanto non può essere usato dall'interno di locali chiusi o da veicoli.
Il bozooka è un'arma a "tubo aperto" azionata elettricamente da un magnete per lanciare proiettili a razzo ad alto esplosivo o nebbiogeni a distanza di circa 150/200 metri, con una celerità di tiro di 10 colpi al minuto. È impiegato contro mezzi corazzati e postazioni ed è servito da 2 uomini: il tiratore e il caricatore.

Il congegno di puntamento ottico a cannocchiale.
Sulla lente dell'obiettivo è inciso un reticolo costituito da due linee, una verticale e una orizzontale, con il loro incrocio, il centro dal quale passa l'asse ottico del congegno. Al centro del reticolo sono incisi degli anelli spaziati tra loro in modo da rappresentare aggiustamenti per un bersaglio in movimento alla velocità di 10, 20, 30, 40 miglia orarie, corrispondenti a 18, 36, 52, 72 chilometri orari.
Il congegno di puntamento ottico a cannocchiale è l'anima del bazooka.



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